Pugliesi Maria Grazia

Nata a Sonico (registrata a Edolo)

25 febbraio 1942

Intervista di Luigi Mastaglia

20 maggio 2014

Dal libro: “La terza età della Resistenza” di Tullio Clementi e Luigi Mastaglia

D.,Suo Padre era Maresciallo addetto alla sorveglianza della polveriera ed a quanto risulta da testimonianze scritte lasciate da partigiani, tra tutti Nando Sala, collaborava con le Fiamme Verdi di stanza in Mortirolo. Lei cosa si ricorda di quel periodo? Soprattutto dei giorni nei quali gli alleati hanno bombardato la polveriera? /strong>

Maria Grazia, sono Maria Grazia Pugliesi sono nata a Sonico (registrata a Edolo) il 25 febbraio 1942 praticamente nel pieno della guerra. Ricordo il Papà che lavorava lì alla polveriera, abitavamo a Sonico in periferia, il papà era artificiere, veniva impiegato a disinnescare le bombe e con i suoi soldati ed era addetto alla sorveglianza della polveriera. Di quel periodo mi ricordo poco ero molto piccola, avevo appena compiuto tre anni ma alcune cose mi sono rimaste impresse, ad esempio ricordo un rifugio nel quale ci dovevamo riparare quando si sentivano aerei a passare. Sentivo parlare di “Pippo” un piccolo aereo di ricognizione che sorvolava spesso Sonico e la Polveriera ma non so dire esattamente quando e come, e nemmeno quando hanno effettivamente bombardato. Non ricordo bene tutto ma nonostante si tenda a dimenticare, a volte ho dei flashc che mi riportano a quei periodi. Ad esempio quando mio papà è stato prelevato dai partigiani (?) perché pensavano aiutasse i tedeschi ma, forse sono stati i fascisti a prelevarlo e addirittura a strappargli le mostrine e i gradi con l’accusa era che aveva nascosto o aiutato qualcuno (i partigiani ?). So che aveva sofferto molto per il gesto di spregio subito. Sono ricordi certamente confusi data la mia età e considerato il fatto che proprio per non impressionarmi mi tenevano all’oscuro di quanto succedeva.

Io ricordo il papà come un uomo dolce e sempre disponibile, tanti che lo hanno conosciuto lo descrivono come un uomo giusto e per questo era stimato. E’ mancato 22 anni fa nel 1992. Lui è stato impegnato a sorvegliare la polveriera anche dopo la liberazione, ha diretto tutte le operazioni per lo smantellamento, poi, penso nel 1949 / 50 ci siamo trasferiti a Edolo nella Caserma del 5° Alpini che era stata riadattata e trasformata in un soggiorno militare per ufficiali dell’esercito in pensione. Lui ha seguito tutti i lavori di ristrutturazione ed ha comandato il presidio fino a quando è stato posto in pensione. In quegli anni abitavamo nella caserma.
D., Il papà era Maresciallo dei Carabinieri?

Maria Grazia, no era Maresciallo dell’Esercito per questo dopo l’incarico alla polveriera è stato destinato al comando della casa di soggiorno dell’esercito ricavata nella caserma del 5° Alpini Battaglione Edolo che era stato trasferito, non ricordo dove. La mia famiglia era composta da quattro persone, i Genitori, mio fratello maggiore di quattro anni e da me. Anche mio fratello non sa molto del periodo della guerra di liberazione, noi giovani eravamo tenuti all’oscuro di quanto succedeva ed anche quando siamo cresciuti, c’era poca disponibilità da parte dei miei a rivangare situazioni o ricordi.

Mio papà era della classe 1907 ed era originario della Provincia di Potenza, è giunto a Edolo da Sergentino, poi ha conosciuto mia Madre di cognome Zanga (i suoi erano provenienti dalla provincia di Bergamo) abitava a Edolo e si è stabilito definitivamente qui. Era un uomo, che anche a detta di chi lo ha conosciuto, che sapeva farsi volere bene. Era certamente severo ma benvoluto dai suoi sottoposti, molto attaccato alla sua professione di militare e molto rispettoso delle regole. Mi ricordo che quando telefonava qualche ufficiale superiore, si metteva addirittura sull’attenti, e noi ridevamo. Il papà andava a cavallo ho anche delle fotografie con lui a cavallo. Erano in dotazione del corpo di guardia della polveriera , molto belli e molto alti. Altri ricordi particolari non ne ho, mi dispiace di non aver potuto contribuire con una testimonianza più significativa.
D.,Ha mai sentito da suo padre ricordare quando la caserma di Edolo è stata lasciata dal 5° Alpini dell’Edolo ?

Maria Grazia, è certamente avvenuto prima della seconda guerra mondiale, io ricordo solo che lo stabile abbandonato stava deteriorandosi e l’esercito ha deciso di recuperarlo e di trasformarlo in casa di soggiorno. Mio papà ha seguito tutti i lavori era al corrente di tutto, tanto che anche dopo essere andato in pensione lo chiamavano per chiedergli informazioni sugli impianti e sui vari servizi che vi avevano ricavato. Lui è sempre andato d’accordo anche con quelli che lo hanno sostituito, per questo bazzicava spesso in caserma. Nel   periodo che il Papà era addetto al funzionamento della caserma poteva contare sulla presenza di circa venti militari addetti ai servizi ed al buon funzionamento della casa di soggiorno.