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Nome di battaglia Sandro, Levi Sandri prestò servizio in Africa come capitano di artiglieria; dopo l’armistizio, si unì alla Resistenza, e fu commissario politico e vicecomandante delle Fiamme Verdi in Mortirolo. In questa veste compì una celebre missione nell’Italia liberata, dall’ottobre 1944 al febbraio 1945, tra mille difficoltà e gravissimi pericoli. Grazie a tale missione, ai contatti stabiliti con gli alleati ai massimi livelli ed all’interesse crescente che questi ripongono nel movimento partigiano, iniziano ad arrivare aiuti ai combattenti. Levi Sandri tornò in Mortirolo facendosi paracadutare il 13 febbraio 1945, per condividere con i compagni le fatiche e i successi delle battaglie del Mortirolo. Dopo la guerra, Levi Sandri svolse un’intensa attività politica e istituzionale, che lo condusse a diventare Commissario europeo e Vicepresidente della Commissione europea (1960-1970). Fu anche magistrato del Consiglio di Stato. Morì a Roma nel 1991, sempre rivendicando il suo glorioso passato di partigiano.

 

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Inaugurazione Tribunale Brescia – Busto dedicato a Lionello Levi Sandri