DICHIARAZIONE

Io sottoscritto Sacerdote Passeri Don Cipriano, canonico della cattedrale di Brescia, residente negli anni 1944/45 a Edolo (Valle Camonica – Brescia), in merito al comportamento del Partigiano delle Fiamme Verdi Venturini Giovanni da Corteno fucilato da militi della G.N.R. presso il Cimitero di Edolo-Mu il 11 aprile 1945.

DICHIARA

Il mattino del 11 aprile 1945, mentre stavo confessando nella parrocchiale di Edolo, un milite della G.N.R. Mi avvertì che ero atteso fuori dalla Chiesa del suo comandante (Ten. Galli).

Questi mi disse che vi erano cinque partigiani che dovevano essere fucilati e mi invitò ad assisterli. Entrai nella prigione, ricavate in un sottocala delle Scuole di Edolo-Mu e dopo aver comunicato agli interessati la terribile notizia chiesi loro se desideravano ricevere i Sacramenti.

Si confessarono tutti e ricevettero la Santa Comunione.

Il giovane Venturini lo confessai carponi, perché impossibilitato a reggersi in piedi per le torture subite.

Egli raggiunse il luogo dell’esecuzione in braccio a due militi che, giunti sul posto, lo fecero sedere su una sedia.

L’esecuzione avvenne in due tempi, tre partigiani furono fucilati prima e due ( Venturini e Canti ) subito dopo.

Io mi trovavo a circa due metri di distanza dai condannati, potei così raccogliere le nobili parole che il Venturini rivolse ai presenti prima di essere fucilato:

“Perdono di cuore a tutti quelli che mi hanno fatto del male: anche a voi, che state per compiere il vostro dovere. Viva l’Italia, questa Italia per la quale tutti abbiamo lavorato, combattuto e sofferto. Viva Cristo Re!”