attilioritratto

 

 

 

 

 

Classe 1922, sergente degli Alpini dapprima alla Scuola Militare di Aosta, poi a Sondrio. L’8 settembre 1943 scelse di unirsi alla brigata FF.VV. Schivardi. Partecipò a varie azioni sul territorio di Aprica. Il 14 luglio 1944 scese verso la casa di famiglia, ad Aprica Bassa, a causa di un forte mal di denti. La sua presenza fu segnalata da una spia: avvisato dell’imminente pericolo, si diede alla fuga ma fu intercettato dai militi, colpito per due volte alla schiena e, una volta raggiunto, trascinato fino alla strada statale nei pressi dell’albergo Bellavista. Alla sua richiesta di avere i conforti religiosi da parte di un sacerdote, ottenne la cinica e crudele risposta di due colpi di pistola alla testa, esplosi dall’ufficiale responsabile del manipolo. Quando, finalmente, i militi consentirono ai familiari di avvicinarsi, Attilio dava ancora flebili segni di vita: portato al pronto soccorso della C.R.I. presso l’albergo Vittoria, cessò di vivere dopo un’ora.

Fonte: http://www.fiammeverdibrescia.it/personaggi/stampa-attilio

Un cippo a sua memoria, è stato eretto sul piazzale antistante la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.

 

Di seguito alcune foto appartenenti alla Famiglia Stampa e la relazione originale della morte di Attilio.

Riguardo quest’ultima non si conosce l’autore ma si presume sia stata scritta dalla zia oppure dal parroco.