TESTO

Noi baldi ribelli d’Italia

dal fuoco e dal freddo temprati, sui monti ci siamo portati

a difendere la patria e l’onor.

Le fiamme verdi dei vecchi alpini i nostri petti fregiano ancora,

noi vogliam libera la patria nostra o per l’Italia tutti si muor!

Tedeschi e fascisti ci temono perché ci san forti e decisi, coi nostri fucili precisi il colpo fallire non potrà.

Rit.

La sera sui monti s’innalza un coro di voci che ammalia, siamo noi, clie pensando all’Italia insieme cantiamo cos’.

Rit.

Sui monti più alti d’Italia abbiamo giurato vendetta, i nostri caduti l’aspettan e il giuro giammai tradirem.

Rit.

NB: L’autore secondo Lamberto Mercuri e Carlo Tuzi, sarebbe il giovane Vittorino Ragazzi, figlio di un barbiere di Esine.

Fonte: Cantilotta.org

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