Il più piccolo dei quattro, Giannino aveva un animo molto semplice.

Distolto dai fratelli dai suoi intenti di sacerdozio, rimase molto colpito dalla morte di Attilio e Santino, tanto da volerli vendicare a tutti i costi.

Appartenente all’eroica classe del 1899, partì per la guerra dopo aver seguito un corso per ufficiali in quel di Parma e fu assegnato al corpo dei mitraglieri, comandato dal fratello Natalino.

Rifiutò l’esonero dalla prima linea al fine di onorare la memoria dei congiunti caduti, tanto da scagliarsi più volte nella mischia.

Nelle battaglie del Monte Grappa, nell’ottobre del 1918, si batté a fianco del fratello, rimanendo illeso.

Al termine della guerra, sulla via del rientro a casa, rimase vittima dell’epidemia di febbre spagnola, che lo uccise dopo una breve agonia, senza aver potuto rivedere i suoi familiari.

Gli fu assegnata una croce di guerra alla memoria.

Onorificenze

  Croce al merito di Guerra