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Nativo di Corteno, classe 1910, era reduce della guerra in Africa (1935) e nel 1940 fu inviato in Albania.
Tornato in Italia alla morte del fratello, fu assegnato all’ospedale militare di Brescia. Dopo l’8 settembre partecipò alla Resistenza nella divisione FF.VV. “Tito Speri”. Organizzatore del primo gruppo partigiano in Alta Valcamonica, partecipò con slancio e generosità a tutte le azioni militari della prima stagione della Resistenza. il 14 agosto 1944, incaricato di effettuare un colpo di mano contro automezzi nemici, compì da solo la missione, catturando tre ufficiali nazisti. Sopraggiunti alcuni automezzi tedeschi, rifiutò di arrendersi e aprì il fuoco contro il nemico, fino all’esaurimento delle munizioni, consentendo così ai compagni di trovare rifugio lontano dalla linea del fuoco.
Accerchiato, a una nuova intimazione di resa si lanciò contro il nemico usando eroicamente l’arma come clava, ma fu stroncato da una raffica di mitraglia. In spregio al suo eroismo, i suoi nemici gettarono il suo corpo esanime nel rogo di una casa in fiamme, a Santicolo, ma le sue spoglie furono sottratte alle fiamme da alcuni amici e parenti. Gli fu intitolata una delle brigate delle FFVV.
È stato insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria.

Atto chiesa di Ronco – Antonio Schivardi

“Noi a scuola con i miei alunni

mettiamo in comune i nostri problemi

le nostre difficoltà.

Credo che in questo modo si possa costituire la pace nel mondo.”

Antonio Schivardi

Marzo 1939

” Il Sapere deriva da Dio

e a Dio ritorna.

Ma ogni sapere è nullo

Se negli “altri”

Non riconosceremo

Noi stessi”

Antonio Schivardi

Gennaio 1944